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20 luglio 2015 | A PLACE TO BURY STRANGERS + SOVIET SOVIET | Phobic (VE)

by A Place To Bury Strangers and Soviet Soviet

16.00 / Sold Out

pulse#227
A PLACE TO BURY STRANGERS
SOVIET SOVIET

PHOBIC CLUB - URBAN GARDEN
Via della Pila, 103
Marghera, Venezia

INGRESSO IN PREVENDITA:
15€ + 1€

Ingresso riservato ai soci Arci

A PLACE TO BURY STRANGERS (US)
Dead Oceans / Mute
Additati sin dagli albori come "the loudest band in New York", dopo quasi dieci anni di attività gli A Place To Bury Strangers sono quanto di più eccitante possa capitare di vedere su un palco, con il loro mix furioso di rumore, oscurità, strobo e chitarre volanti.
La mente dietro il progetto è quella del chitarrista e cantante Oliver Ackermann, già fondatore e ingegnere della famigerata compagnia di effettistica per chitarra Death By Audio, che guida la band dagli inizi fino all'omonimo album di esordio del 2007 e al seguito "Exploding Head" di due anni dopo, i due capolavori con cui gli APTBS diventano un punto fermo del panorama noise e shoegaze. Tra il 2010 e il 2012 la formazione si stabilizza con l'entrata in line up prima del bassista Dion Lunadon e poi del batterista Robi Gonzalez, che parteciperanno alla realizzazione dei due seguenti LP "Worship" (2012) e "Transfixiation (2015).
La loro musica è un devoto revivalismo di tutto ciò che è successo al rock più o meno tra i Jesus & Mary Chain e i Nine Inch Nails: nessun elemento innovativo, quindi, ma l'abilità con cui i pezzi di questa macchina diabolica vengono assemblati rende comunque il loro sound peculiare e distintivo. Troviamo quindi shoegaze, noise, post punk, industrial, darkwave e rock, mescolati e sputati fuori con una violenta ossessione per il rumore e un'inclinazione a un malato sentimentalismo.
http://www.aplacetoburystrangers.com

SOVIET SOVIET (IT)
Felte / Black Candy
Provenienti dalla pulsante realtà pesarese, i Soviet Soviet sono tra le band più travolgenti che il post punk italiano ci abbia regalato negli ultimi anni.
Fin dalle prime release autoprodotte del 2009 conquistano il consenso della critica arrivando anche alle pagine di Pitchfork: solo il primo passo di un percorso che li rende poco a poco uno dei gruppi nostrani più apprezzati all'estero, come testimonia il loro album "Fate", uscito per la newyorkese Felte, e lo sterminato bagaglio live che ne consegue, con tour in Europa, Russia, America e Messico.
http://sovietsoviet.bandcamp.com

More info: https://www.facebook.com/events/866251890116134